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Che emozione. Dopo mesi sognando questo viaggio, il grande giorno è arrivato. Partiamo in bici da casa, in Brianza, direzione Stazione Centrale di Milano. Con un treno raggiungiamo Genova e ci imbarchiamo sul traghetto che ci porta a Bastia. Trascorsa la notte in nave, al sorgere del sole inizia l’avventura. In programma oggi abbiamo solo 35 km per raggiungere Macinaggio.

L’inizio è soft e da meraviglia. Alla nostra destra un mare spettacolare, in testa splende il sole, davanti a noi è un continuo su e giù. Siamo gasatissimi.
La tappa vola via veloce. Ci fermiamo a metà strada per mangiare un croissant ed entrare nel giusto mood della vacanza. Arriviamo in hotel alle 10 del mattino e, senza fare alcuna storia, la proprietaria ci dà le chiavi della camera anche se siamo decisamente in anticipo sull’orario del check-in.

Dopo una bella doccia, ci dirigiamo in città per pranzo. Scopriamo che il piatto tipico corso e il più abbordabile per i turisti prevede un chilo di cozze accompagnate da patatine fritte. Non ce lo facciamo ripetere due volte.

Dopo tutto quello che abbiamo mangiato dovremmo rimetterci subito in sella per smaltire qualche caloria, invece ci dirigiamo alla spiaggia di Tamarone. Non siamo ben attrezzati per stare al mare per ore, visto che non abbiamo l’ombrellone e di ombra non ce n’è neanche a pagarla, ma il primo bagno vale la passeggiata attraverso la via dei Doganieri di 1,5 km sotto il sole fino alla bella spiaggia posta tra i due promontori.

La macchia mediterranea alle spalle riempie il luogo di sapori e profumi. Il posto ideale per staccare la spina e rilassarsi davvero.

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