Dopo una giornata di relax, è tempo di rimontare in sella. 80 km con caldo e vento maestrale ci mettono alla prova, ma ancora una volta il panorama che ci circonda ci dà la forza di superare i nostri (o meglio i miei) limiti. Arrivati a Porto dopo un succo fresco per me e una birra per Gabri, ci dirigiamo in spiaggia.
La Riserva naturale di Scandola, patrimonio dell’umanità, è davvero vicina. L’escursione in traghetto è d’obbligo. Per non perdervela vi consiglio di prenotare con qualche giorno di anticipo, in rete trovate i contatti di diversi tour operator che effettuano visite al parco naturale anche in lingua italiana. Da non perdere, già che ci siamo, la visita al villaggio di pescatori di Girolata, le Calanche di Piana, i villaggi montani di Ota, Marignana ed Evisa, i laghi Alpini che trapuntano la zona compresa tra il Monte Cinto e il Monte Incudine.
Ci vorrebbe più tempo per ammirare tutto, ma domani ci aspetta già un’altra tappa…
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